Nelle ricette di Livigno e della Valtellina, il grano saraceno
riveste un ruolo di primaria importanza, soprattutto nei primi piatti.
I punti di forza del grano saraceno possono essere riassunti come segue:
possiede una composizione equilibrata di proteine, zuccheri, grassi,
sali minerali (ferro, fosforo, potassio, calcio, magnesio, stagno ed acido
salicilico) e vitamine del gruppo E, B, PP;
è molto digeribile;
contiene, in quantità tripla rispetto a quella presente
nel frumento, la "lisina", una proteina importante per lo sviluppo
osseo;
facilita l'elasticità dei vasi sanguigni;
ha un elevato contenuto di lecitina, decisiva per combattere il
colesterolo;
ha un alto valore nutritivo;
non contiene glutine, ma è ricco di sali e proteine solubili,
che da un punto di vista nutrizionale, hanno una composizione in amminoacidi
migliore di quella dello stesso glutine;
il suo amido contiene più "amilosio", rispetto
alla maggior parte dei cereali, un amido lineare grazie al quale è
possibile una trasformazione degli zuccheri semplici più lenta
degli amidi ramificati, e quindi ottimale per le persone diabetiche.
Il grano saraceno appartiene alla famiglia delle graminacee: è
una pianta molto robusta, con un ciclo biologico molto breve, che ben
si adatta alle coltivazioni montane e che ha una buona capacità
di soffocare le erbe infestanti durante la crescita.
La semina viene effettuata a fine maggio o inizio giugno ed il raccolto
viene eseguito in settembre.
La maturazione è veloce ed avviene in 10-12 settimane. Le piantine
raggiungono un'altezza compresa tra i 30 e gli 80 centimetri ed i fiori
sono bianchi o rosa.

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