1325 La sudditanza a Bormio
A seguito dell'inadempienza del feudatario nei confronti del Vescovo
di Como, "Vineole", con Federia, Blesaccia e tutti i boschi,
vengono ceduti a Bormio. I Livignaschi non poterono più disporre
liberamente dei pochi beni che la natura metteva a loro disposizione;
inizia l'abbattimento di gran parte dei boschi di Livigno per alimentare
i forni del ferro di Livigno, Semogo e Molina in Valdidentro.
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